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RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA NEL NUOTO di alto livello
Respirare bene è molto importante nello sport, come lo è nella vita quotidiana. Se pensiamo che l’aria è il nostro carburante ed il cibo (acqua compresa) è il combustibile comprendiamo bene la loro importanza nel garantire un buon funzionamento delle attività vitali dell’organismo. Basti anche soltanto pensare al fatto che il nostro cervello da solo consuma il 25% di ossigeno del fabbisogno totale.
Ma veniamo nello specifico: per respirare correttamente ed in modo efficace uno strumento chiave è la respirazione diaframmatica.
Cos’è il diaframma? Un muscolo a forma di cupola che separa la cavità toracica da quella addominale e si modifica nel momento dell’ inspirazione ed espirazione; banalmente è una respirazione di pancia.
Perché questa respirazione è fondamentale nel nuoto?
Durante la nuotata solitamente la fase di respirazione è ”inversa” rispetto la normalità, ovvero si inspira dalla bocca per poi espirare dal naso; questo aiuta a prendere oggettivamente più aria, ma è più probabile incappare in una respirazione toracica. Ciò non significa che essa sia disfunzionale, ma con il lungo andare questa potrebbe causare nell’atleta l’innalzamento del diaframma con conseguente mancanza di fiato o sensazione di non riuscire a prendere l’aria necessaria per l’attività da svolgere. Come hanno già fatto alcuni grandi campioni del nuoto italiano come Federica Pellegrini e Filippo Magnini, i quali si sono affidati ad un esperto di apnea che ha insegnato loro il come ottenere una respirazione diaframmatica, è bene imparare ad utilizzarla perché da molti vantaggi.
Innanzitutto permette di respirare aria più ricca di ossigeno, che consente a usa volta di migliorare le prestazioni dal punto di vista della resistenza e del massimo sforzo, inoltre nell’ utilizzo di questa tecnica si riscontra un miglioramento dei processi metabolici, un recupero più rapido dopo l’attività agonistica e consente un rifornimento più efficace dell’ossigeno ai muscoli scheletrici. Come se non bastasse, questa respirazione è benefica nella riduzione dello stress. Infatti durante le varie fasi della vita accumuliamo tensioni anche in maniera inconsapevole, il che si traduce in atteggiamenti sbagliati e in pattern respiratori disfunzionali; questo tipo di disfunzione spesso stimola una continua attivazione del sistema nervoso autonomo simpatico (stress surrenale) con conseguente calo di performance ed indebolimento del sistema immunitario. Si capisce bene che un’ efficace respirazione consapevole è importante anche per gestire lo stress rendendo la mente più rilassata e meno caotica.
Ovviamente tutto questo si ha se la respirazione viene effettuata regolarmente, basta trovare un piccolo momento per fermarsi ad ascoltare, anche solo un minuto di orologio, ed essere consapevoli di come si sta respirando. Finito l’ allenamento e/o durante la settimana fermati e presta attenzione al tuo respiro.
Inutile quindi dire che va allenata! Come? Con pratica, pratica e pratica!