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Mental Toughness e Atletica Leggera
Lo sport individuale rappresenta una sfida unica, in quanto gli atleti devono affrontare non solo le sfide fisiche, ma anche quelle psicologiche che derivano dalla responsabilità individuale e dalla mancanza di supporto da parte di compagni di squadra durante la competizione. Questi tipi di sport, come successivamente vedremo analizzando nello specifico l’atletica leggera, richiedono una forza mentale straordinaria e la capacità di gestire la pressione in modo indipendente.
L’atletica leggera è uno sport che coinvolge una vasta gamma di discipline, come la corsa, il salto in lungo, il lancio del peso e molte altre. Ogni disciplina presenta sfide fisiche specifiche, ma allo stesso tempo richiede all’atleta di essere in grado di affrontare diversi aspetti psicologici caratteristici di una determinata disciplina, che, alla pari degli aspetti fisici, è necessario gestire per eccellere. Nel presente articolo ci concentreremo in specifico sulla disciplina delle corse veloci strutturate su lunghezze brevi, che comprendono i 100, 200, e 400 metri.
Ad un atleta di velocità viene richiesto di sviluppare diverse abilità mentali che lo supportino nella sua disciplina. In particolare, citiamo:
- L’abilità di creare visualizzazioni mentali. Essa specialmente deve essere usata in allenamento e sui blocchi di gara. Imparare ad affrontare ogni partenza sui blocchi come se in gara, visualizzando gli aspetti fisici, ambientali ed emotivi che contraddistinguono una gara aiutano ad abituarsi a questi stimoli (ad esempio la folla o …) e conseguentemente a consolidare la tecnica di corsa;
- La capacità di concentrazione e mantenimento del focus. Più nello specifico il focus rappresenta la capacità dell’atleta do concentrarsi intensamente sull’obiettivo, bloccando qualsiasi distrazione esterna. È di particolare importanza durante il periodo di attesa prima della partenza, per evitare uno degli errori più deludenti che un velocista può commettere, la falsa partenza. Un atleta può essere penalizzato o addirittura squalificato se inizia la corsa prima del segnale di partenza. La capacità di evitare false partenze richiede una combinazione di prontezza nervosa e autocontrollo. Gli atleti devono bilanciare la tensione pre-gara con il controllo delle emozioni per evitare movimenti prematuri. La gestione dello stress è fondamentale, poiché una falsa partenza può compromettere non solo la prestazione, ma anche la fiducia dell’atleta.
- Una buona capacità di gestione dello stress e dell’ansia. Le gare possono essere intense e stressanti. Basti pensare che ci si allena per mesi o anni per delle competizioni che durano meno di un minuto effettivo;
- Questo ci porta al nostro punto finale, la gestione dell’errore. Errare è umano ed inevitabile, ragion per cui è molto importante avere un approccio costruttivo dopo un post gara. In atletica non solo le false partenze possono avere un effetto negativo su l’atleta ma anche il fatto di poter non riuscire a mostrare al meglio le proprie abilità nei pochi secondi che contraddistinguono questa disciplina. Mettere così tanto lavoro, a volte anni per gli atleti olimpici, in una prestazione così breve può rendere la gestione dell’errore ancora più complessa. Richiede al velocista di usare un processo dinamico che coinvolge l’analisi critica, il feedback dall’allenatore ed una mentalità di apprendimento, che fanno sì che gli errori commessi possano essere opportunità di crescita invece che di sconforto.
Tutto ciò ci porta a discutere di un termine anglofono, “Mental Toughness”, ovvero forza/resistenza mentale. Il termine “Mental Toughness” si riferisce alla capacità di ottenere consistentemente prestazioni di alto livello, sia a livello cognitivo che motorio, nonostante le sfide impegnative, le pressioni e lo stress derivanti dalla pratica sportiva e da altri contesti. Gli atleti devono apprendere a gestire queste pressioni al fine di raggiungere risultati efficaci e mantenere una performance di alto calibro in modo costante. Infatti, è stato scientificamente provato che se potenziata attraverso interventi specifici, la Mental Toughness ha un effetto positivo indiretto sulla prestazione sportiva dell’atleta.
Ad esempio, l’utilizzo di programmi di allenamento per la resistenza mentale è risultato efficace nell’aiutare gli atleti a sviluppare specifiche abilità psicologiche come la definizione degli obiettivi, il dialogo interiore positivo, la visualizzazione mentale e il rilassamento. Sviluppando tali competenze, gli atleti sono in grado di gestire meglio l’ansia di stato (relativa alla competizione), aumentare la fiducia in se stessi, mantenere un focus elevato, affrontare le avversità con determinazione, raggiungere il loro massimo potenziale e, in ultima analisi, migliorare i risultati delle loro prestazioni.
Come precedentemente menzionato, la resistenza mentale è un componente cruciale per il successo nell’atletica leggera. È grazie ad un percorso di potenziamento psicologico ideato da uno psicologo dello sport che ogni atleta può far emergere le proprie potenzialità. La resistenza mentale può fare la differenza nei risultati atletici, consentendo agli atleti di superare le sfide fisiche e mentali che incontrano.
In sintesi, la resistenza mentale è un aspetto fondamentale per gli atleti di atletica leggera che cercano di eccellere nella loro disciplina, contribuendo a forgiare la mentalità necessaria per affrontare con successo le sfide competitive e migliorare le prestazioni complessive. La capacità di superare tali ostacoli può portare non solo al successo nello sport, ma anche a una crescita personale significativa.
A cura di Celeste Guidotti
Dott. Alessandro Bargnani | CEO CISSPAT Lab
Bibliografia:
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Beckford, T. S., Poudevigne, M., Irving, R. R., & Golden, K. D. (2016). Mental toughness and coping skills in male sprinters. Journal of Human Sport and Exercise, 11(3), 338-347.
Truelove, A. A. (2014). Mental toughness training intervention for collegiate track and field athletes.