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LA PRESTAZIONE SPORTIVA E IL SONNO
- 20 novembre 2023
- Posted by: Annayoga
- Categoria: news
Il sonno è un componente essenziale della salute e del benessere dell’individuo, ancor più nell’ambito della prestazione sportiva. Per tutti gli individui è una parte integrante del processo di recupero, fondamentale per una buona omeostasi fisiologica. Nel contesto della performance atletica, il sonno assume un ruolo di primaria importanza poiché contribuisce in modo significativo alla rigenerazione muscolare, al corretto funzionamento delle abilità cognitive e al benessere psicofisico in generale, tutti aspetti che influenzano direttamente il rendimento dell’atleta. Tuttavia, gli atleti spesso si trovano a fronteggiare una routine frenetica, che limita il tempo a disposizione per un adeguato riposo. Tra orari di allenamento e le competizioni, lo stress, i viaggi e gli obblighi accademici, il recupero attraverso il sonno può risultare compromesso.
Il sonno non rappresenta solamente un prolungato stato di rilassamento profondo, ma è un complesso e delicato sistema. Più precisamente esso si suddivide in due macro categorie: il sonno NREM che significa No Rapid Eye Movements e il sonno REM, Rapid Eye Movement. Il sonno NREM costituisce la maggior parte del sonno negli adulti e comprende sia l’inizio del rilassamento sia la fase di sonno profondo. Questa fase è fondamentale per la rigenerazione del nostro organismo, inquanto avvengono dei processi quali la riparazione delle strutture ossee e muscolari, la rigenerazione cellulare e il rafforzamento del sistema immunitario.
Anche il sonno REM è una componente essenziale; esso però è caratteristico del rigeneramento cognitivo. Durante questo stadio del sonno il nostro cervello è molto attivo e i nostri occhi si muovono rapidamente mentre sogniamo. Grazie all’alta attivazione del sistema nervoso centrale, il nostro organismo elabora e memorizza le informazioni apprese durante la giornata.
Tutto ciò elencato finora serve a comprendere come una maggiore durata del sonno e un miglioramento della qualità del sonno negli atleti siano associati ad un miglioramento delle prestazioni, sia a livello fisico che mentale. Nonostante ciò, un frequente problema negli sportivi è quello che viene definito “frammentazione del sonno”, un fenomeno secondo il quale la qualità del sonno viene intaccata, in quanto prevale la tendenza a trascorrere più tempo nel sonno leggero a discapito di quello profondo.
La frammentazione del sonno può dipendere sia da fattori come gli orari degli allenamenti o il jet lag precepito dopo spostementi internazionali, o anche dall’ansia e dello stress che una futura prestazione atletica può causare. È da sottolineare come l’accumulo di un sonno frammentato, quindi non rigenerante, può causare col tempo grossi scompensi psicologici, come lo sviluppo di disturbi di depressione e ansia, un peggioramento nelle funzioni esecutive e della capacità di regolare lo stress.
Tutto ciò contribuisce alla formazione di un circolo vizioso, considerando come un declino delle capacità cognitive (tra cui la memoria e la concentrazione) porti ad un forte stato di stress fisico e psicologico che, a sua volta, causa una frammentazione del sonno, creando così una predisposizione dell’individuo allo sviluppo di altri problemi psicofisiologici come un aumento dell’ormone dello stress, il cortisolo, che ha un effetto negativo sia sulle abilità cognitive che su quelle fisiche, ad esempio la riduzione della massa muscolare. Per un atleta queste conseguenze psicofisiologiche rappresentano un ostacolo non indifferente al raggiungimento di una prestazione ottimale.
Avere una maggior consapevolezza del ciclo notturno del sonno e delle sue implicazioni psicologiche e fisiche, permette all’atleta di fare scelte più consapevoli nella propria organizzazione della routine. Queste scelte consapevoli possono avere un impatto diretto e positivo sulla prevenzione dei cali di concentrazione, di affaticamento e del rischio di infortuni. In conclusione, è fondamentale che gli atleti interpretino il sonno come un pilastro aggiuntivo rispetto ai quattro componenti del cosiddetto tempio della prestazione, formato da tecnica, tattica, forma fisica e stato mentale.
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