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Nel calcio uno degli episodi più complessi da affrontare è il calcio di rigore, il gioco viene interrotto, è uno contro uno, il tiratore contro il portiere, con la consapevolezza che solo uno dei due potrà uscire da questa situazione con successo.
Il calcio di rigore può essere considerato un fondamentale a tutti gli effetti, non è riducibile a un semplice tiro in porta, è un episodio dove l’intensa drammaticità del momento e la pressione che grava sulle spalle dei due protagonisti gioca un ruolo fondamentale. Un altro aspetto caratterizzante il calcio di rigore è che il più delle volte è chi calcia ad avere la fetta più grossa della responsabilità perché la percentuale di goal è maggiore rispetto a quella dei non-goal ed è quindi molto più saliente alla memoria un rigore sbagliato che un rigore realizzato. A maggior ragione se chi calcia possiede una tecnica individuale particolarmente sviluppata, la storia ci ha insegnato che spesso l’esito di un calcio di rigore prescinde dal bagaglio tecnico del rigorista, si pensi a giocatori che di norma impressionavano per il loro talento e capacità di finalizzazione nelle situazioni “open” ma che presentavano poi una media realizzativa dei calci di rigore impressionantemente bassa rispetto alle aspettative (es. Cruyff – 50%, Inzaghi – 71%, Salah – 70% e molti altri) da (https://sport.sky.it/calcio/2018/11/15/peggiori-attaccanti-rigori-sbagliati).
A livello statistico è stato condotto uno studio da Bar-Eli et al.(2007) che ha analizzato calci di rigore battuti in partite di campionati maggiori prendendo in considerazione dove era direzionato il tiro, l’eventuale direzione del tuffo del portiere e l’eventuale parata del tiro. L’area della porta è stata divisa secondo un diagramma 3×3. Dei 286 tiri analizzati il 28,7% era direzionato nel terzo centrale ma il portiere è rimasto al centro soltanto nel 6,3% dei casi totali. Un comportamento che dati alla mano è difficile da spiegare in quanto le possibilità di parare un rigore quando si indovina la direzione è del 60% quando il tiro è centrale e del 25,4% e del 19,6% quando il tiro è direzionato alla sua destra o alla sua sinistra. Una spiegazione per questo comportamento non ottimale è quella del bias di azione: l’aspettativa sulla reazione del portiere è che effettivamente faccia qualcosa, sarebbe infatti più deludente subire goal rimanendo immobili rispetto a subirlo ma tuffandosi nella direzione sbagliata nonostante sul piano razionale sia evidente che l’opzione più conveniente per il portiere sia di rimanere nell’area centrale della porta.
Per quanto riguarda il battitore del calcio di rigore invece è necessario ribadire come su di esso la pressione sia maggiore in virtù del tasso di realizzazione che sovrasta quello di rigori sbagliati o parati. Inoltre in alcune situazioni come un rigore potenzialmente decisivo o negli shootout (serie di rigori che segue i pareggi ai tempi supplementari) il livello di pressione aumenta considerevolmente e si può osservare il fenomeno del choking under pressure (https://psicosport.psicologosdeportivos.es/il-fenomeno-del-choking-nello-sport/ ). Secondo Brinkschulte et al.(2023) Il secondo fattore che influenza l’esito del rigore è l’abilità individuale del rigorista che nello studio è stata operazionalizzata basandosi su abilità della squadra, valore di mercato del portiere avversario e valore di mercato del giocatore. Un dato che sottolinea il ruolo della pressione è che i rigoristi sbagliano quasi tre volte più spesso quando indossano la maglia della nazionale rispetto a quando giocano partite di club (il fattore identitario nel caso delle nazionali è molto forte) inoltre si è evidenziato come dai quarti di finale in poi il tasso di calci di rigore sbagliati raddoppi rispetto alle fasi precedenti.
Quali allora le best practices per prepararsi a calciare un rigore? Per battere un rigore può essere utile allenarsi e curare sia la parte fisica che quella psicologica che in queste situazioni assume una grande rilevanza (addirittura per il 90% secondo quanto sostenuto da Shad Forsythe, attuale preparatore atletico del Borussia Dortmund), queste alcune delle pratiche più funzionali:
- Visualizzazione: Ovvero immaginare mentalmente l’intero processo biomeccanico di calciare un rigore in modo efficace. Visualizzare se stessi calciare il pallone con precisione e potenza nella direzione desiderata. Questa attività deve essere svolta più volte così da consolidare l’immagine.
- Ripetizione della propria routine: Creare una routine personale da seguire prima di calciare un rigore può dare delle certezze in un momento di dubbio totale come questo. Una routine può includere per esempio respiri profondi, toccare il pallone in un punto specifico, allontanarsi dalla palla per qualche passo ecc… . La ripetizione costante di questa routine aiuta a creare una sensazione di controllo e familiarità, contribuendo a ridurre l’ansia.
- Autoaffermazione (Steele, 1983): L’autoaffermazione consiste nel formulare attribuzioni di valore positivo su sè stessi. Queste affermazioni positive possono aiutare a rafforzare un mindset positivo e ridurre l’ansia.
- Respirazione e rilassamento: Prima di calciare un rigore è suggerito impegnarsi in esercizi di respirazione già allenati e praticati in contesti con meno pressione. La respirazione profonda può aiutare a ridurre la tensione e l’ansia e allontanare la pressione derivante da una focalizzazione su ciò che sta accadendo all’esterno spostando il focus su processi interni.
A cura del Dott. Fausto Verza
Dott. Alessandro Bargnani | CEO Cisspat Lab
BIBLIOGRAFIA
https://sport.sky.it/calcio/2018/11/15/peggiori-attaccanti-rigori-sbagliati
Michael Bar-Eli, Ofer H. Azar, Ilana Ritov, Yael Keidar-Levin, Galit Schein, Action bias among elite soccer goalkeepers: The case of penalty kicks, Journal of Economic Psychology, Volume 28, Issue 5, 2007, Pages 606-621, ISSN 0167-4870, https://doi.org/10.1016/j.joep.2006.12.001.
https://psicosport.psicologosdeportivos.es/il-fenomeno-del-choking-nello-sport/
Michel Brinkschulte, Fabian Wunderlich, Philip Furley, Daniel Memmert, The obligation to succeed when it matters the most–The influence of skill and pressure on the success in football penalty kicks, Psychology of Sport and Exercise, Volume 65, 2023, 102369, ISSN 1469-0292, https://doi.org/10.1016/j.psychsport.2022.102369
Steele, C. M. (1988). The psychology of self-affirmation: Sustaining the integrity of the self. In Advances in experimental social psychology (Vol. 21, pp. 261-302). Academic Press.