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Gli ingredienti del successo nello sport
- 6 ottobre 2020
- Posted by: amministratore
- Categoria: Articoli
Diciamocelo sinceramente, chi non vorrebbe avere la formuletta magica per esprimere il suo massimo potenziale ad ogni partita? Mi dispiace confermare che al momento non esiste, ma esistono ingredienti del successo che, con costanza, allenamento e sacrificio, possono facilitare il raggiungimento delle peak performance. Il preparatore mentale/ psicologo dello sport può essere un facilitatore nello sviluppo di questi ingredienti, indirizzando uno specifico lavoro verso il “successo”, inteso come processo di crescita dell’atleta ed espressione del suo massimo potenziale.
Ogni sport richiede delle abilità specifiche a livello tecnico, tattico, fisico e mentale, ma vi sono alcune abilità mentali in comune che, se allenate, possono diventare importanti strumenti per l’atleta.
Il primo punto è il focus, quindi la capacità di gestire la propria attenzione. L’essere umano non ha risorse illimitate, quindi deve decidere dove focalizzare la propria attenzione e quindi quali stimoli processare. È possibile focalizzarsi sulle proprie sensazioni corporee, sull’avversario, sul piano di gioco e altre infinite possibilità! Ma saper gestire le proprie risorse attentive durante la performance, in particolar modo in quelle di lunga durata, è di fondamentale importanza. Basti pensare quando il tennista “stecca” una pallina, significa che non l’ha guardata abbastanza, quindi non ha investito risorse laddove erano estremamente necessarie.
A seguire abbiamo la confidence, intendendola come l’insieme di atteggiamenti e posture. Si tratta di comunicazione non verbale, il “modo di muoversi” nello spazio comunica all’avversario, ai compagni di squadra, all’allenatore… Ma questi messaggi vengono percepiti in primis dall’atleta stesso! Un corpo che si muove con sicurezza manda messaggi di confidenza al cervello.
Strutturare delle routine (pre-partita, in partita e post-partita.), in maniera unica e personale, è un elemento chiave. Utilizzare delle routine ci permette di “non pensare ma fare” nel senso di impedire ai pensieri intrusivi e disfunzionali di spostare il focus attentivo, generare ansie e impossessarsi delle nostre performance. Se pensiamo all’azione presente, a svolgere le routine, facilitiamo la capacità di stare nel qui e ora e quindi non sprechiamo risorse preziose nel passato o nel futuro ma semplicemente le mettiamo in campo.
Infine, una buona gestione delle circostanze può permettere di investire le risorse pienamente nella performance, quindi ha un grande valore. Per circostanze intendiamo sia quelle interne, come rabbia, paura, fatica, che quelle esterne, come le relazioni sociali, l’arbitraggio, uso di sostanze. Tant’è che la forza mentale è definita come la capacità di giocare al meglio sempre, o quasi, indipendentemente dalle circostanze e dipende dalla prospettiva con cui si riesce a “guardare” le diverse situazioni e dallo sviluppo delle proprie abilità mentali.
Concludendo, una buona gestione del focus, della confidence, avere delle routine e sviluppare la forza mentale sono gli ingredienti vincenti. Chiaramente si tratta di un percorso personale poiché ciò che è funzionale per un atleta potrebbe essere disfunzionale per un altro e in questo entra in gioco la necessità di sviluppare consapevolezza di se stessi e del proprio funzionamento.
Il mental training può essere dunque un facilitatore naturale nell’esprimere il proprio potenziale, dare delle strategie e tecniche da utilizzare nei momenti difficili della gara o per migliorarsi quotidianamente in allenamento.
A cura di Dott.ssa Agustina Perez Roldan
Bibliografia
Dosil J., 2006, The Sport Psychologist’s Handbook, John Wiley & Sons