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ESERCIZIO FISICO: GRUPPI DI CAMMINO E WALKING LEADER
- 8 gennaio 2024
- Posted by: annaventurini97@gmail.com
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In Italia, come nel resto d’Europa, una quota significativa della popolazione non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandabili – almeno mezz’ora al giorno per gli adulti e almeno un’ora per bambini e adolescenti, come minimo per 5 giorni alla settimana. Infatti, i sedentari che non praticano né sport né attività fisica nel nostro Paese sono oltre 23 milioni. A 65 anni rappresentano quasi metà della popolazione. I più sedentari sono gli over 75 e, in generale, le donne risultano essere più sedentarie degli uomini (Rapporto BES, 2018). Coloro che, pur non praticando uno sport, svolgono un’attività fisica sono il 31,6%, mentre i sedentari sono pari al 27,2% (Istat, 2016).
I Gruppi di Cammino rappresentano un’importante opportunità di salute e di socializzazione.
Camminare rappresenta uno strumento di benessere utile a fini preventivi e ricreativi; è spontaneo, semplice, adattabile ed economico, pertanto è fruibile dalla maggior parte delle persone. Inoltre, è uno strumento di punta nella lotta alla sedentarietà, uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di molte patologie (e.g.i: sovrappeso, obesità, diabete, depressione, patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio e osteoarticolare), come attestato dalle attuali conoscenze scientifiche.
Prendere parte ad un Gruppo di Cammino aiuta a vivere in modo più sano e a creare nuove amicizie, a prescindere dall’età.
Il cammino comporta cinque tipi di benefici individuali, più uno per la comunità.
- L’attività fisica regolare contribuisce a farci sentire meglio, quindi aumenta il benessere soggettivo, attraverso la riduzione dello stress, dell’ansietà, della tendenza alla depressione, l’aumento dell’ autostima e della capacità di attenzione e delle competenze cognitive e della memoria, l’aumento dell’autonomia personale e della cura di sé.
- Camminare migliora la condizione fisica complessiva e il benessere mentale, quindi genere più benefici per la salute: aumenta la capacità di compiere lavoro fisico, accresce l’aspettativa di vita e riduce il rischio di morte prematura, aumenta il grado di mobilità e la flessibilità delle articolazioni, migliora la qualità del sonno, si riduce il rischio per la malattia di Alzheimer.
- Vari studi hanno dimostrato che la riduzione della forza muscolare, della coordinazione, della flessibilità e dell’equilibrio sono tutti fattori di rischio di caduta nei soggetti anziani, le cui conseguenze sono spesso gravi. L’attività fisica riduce questo rischio e mantiene l’autonomia funzionale.
- E’ minore il rischio di ammalarsi se si pratica esercizio fisico regolare.
- Si associa anche un migliore controllo del peso, in quanto come attività fisica aumenta il consumo energetico e se associato ad una sana alimentazione, riduce il peso corporeo.
Sono stati evidenziati anche benefici per l’ambiente, poiché camminare invece di utilizzare mezzi di trasporto aiuta a ridurre l’inquinamento atmosferico, a partire dal rumore o dal traffico dei veicoli e migliora la vita nell’ambiente urbano.
Perché camminare sia positivo per la salute, bisognerebbe farlo idealmente tutti i giorni o almeno 5 giorni alla settimana, a passo sostenuto, ossia un passo ad un’intensità che mira ad ottenere benefici per la salute. Questa intensità è diversa per ognuno e varia a seconda di sesso, età e livello di fitness.
L’esperienza dei Gruppi di Cammino suggerisce che le ragioni che spingono le persone a partecipare e a essere costanti nel tempo sono dovute soprattutto alle relazioni umane che si instaurano. La spontaneità dell’azione del camminare facilita il superamento di alcune possibili barriere come l’età, le condizioni socioeconomiche, la performance fisica.
Aumenta infatti l’integrazione sociale favorendo la partecipazione attiva, permette di mantenere e rafforzare il proprio ruolo attivo nella società, offre opportunità di fare amicizie e conoscenze, ampliando la propria vita sociale.
I partecipanti a tali gruppi possono sperimentare le ricadute positive dell’attività fisica in termini di aumento della socialità e diminuzione della solitudine e depressione. Anche il rinforzo dei pari all’interno del gruppo è un incentivo per il camminatore a proseguire l’attività con costanza. Il fatto che all’interno della propria comunità vi siano istituzioni, enti o associazioni riconosciuti dalla cittadinanza che promuovono l’iniziativa dei gruppi di cammino, può essere un elemento rinforzante per i camminatori.
In Emilia Romagna esistono diversi Gruppi di Cammino, in particolare con i pazienti psichiatrici e con i pazienti diabetici, guidati dai Walking Leader. Per questi pazienti l’attività fisica di gruppo può essere intesa come parte della terapia. I Gruppi di Cammino possono rappresentare una importante occasione di avvicinamento del paziente fragile alle attività di promozione della salute; inoltre le attività fisiche aerobiche sono importanti sia per la prevenzione che per il trattamento della malattia diabetica (Colberg, 2016).
Si ritiene che un ruolo centrale in tali gruppi sia assunto dal conduttore, ovvero il walking leader, che dovrebbe mirare a creare un’ atmosfera positiva, di reciproca fiducia ed attenzione dentro il gruppo. Il walking leader, in quanto tale, deve essere assolutamente certo che il proprio ruolo è determinate per il successo del programma, per lo sviluppo del gruppo e per i benefici che tutti i partecipanti si attendono.
Uno dei compiti del walking leader è quello di incoraggiare e motivare le persone a camminare di più ed aumentare gradualmente l’intensità e la frequenza della camminata. Spesso le persone hanno bisogno di essere incoraggiate e sostenute sia ad iniziare sia a mantenere costante un’attività intrapresa. Molti camminatori hanno bisogno di essere supportati mostrando loro i progressi fatti per diventare più attivi. Alcune persone possono essere motivate dal portare a termine il percorso o dalla possibilità di incontrare altre persone. È possibile aiutare a costruire la fiducia dei camminatori, specialmente di quelli nuovi alle camminate, guidandoli lungo il percorso e lasciando che capiscano che siete voi l’esperto nel condurre le camminate.
Fare parte di un gruppo di attività fisica è sicuramente un fattore motivante che contribuisce a favorire la partecipazione e il mantenimento nel tempo dell’impegno preso. Perché il gruppo abbia questa funzione, però, ha bisogno di avere alcune caratteristiche: essere sostanzialmente allegro e divertente e soprattutto non troppo formale; fornire un livello moderato di esercizio; offrire la possibilità di rapporti sociali e di compagnia; svolgersi a un livello molto economico; collocare le attività nei tempi più adatti alla vita quotidiana delle persone che partecipano; offrire la possibilità di altre attività di carattere sociale e ricreativo; offrire la possibilità di organizzare incontri con esperti per trattare temi di interesse comune; collocare le attività in luoghi ben serviti e facilmente raggiungibili da tutti; assicurare un percorso protetto; consentire ad ogni partecipante di tenere la propria velocità.
Dal punto di vista prettamente fisico, camminare regolarmente, soprattutto in location particolarmente favorevoli – al mare, in campagna, in montagna o, in mancanza, basta un parco – influisce positivamente sulla capacità respiratoria e sul metabolismo, perché l’ossigeno partecipa alla trasformazione del glucosio in energia utilizzabile dall’organismo.
Il movimento, inoltre, rappresenta anche un modo per allontanare, anche solo per brevi momenti, le preoccupazioni relative alle incombenze della vita quotidiana, concentrandosi esclusivamente sul proprio benessere e lasciando che quei pensieri vadano e vengano, smettendo di identificarsi con loro.
Il presente articolo vuole sottolineare come gli psicologi con formazione in psicologia dello sport e dell’esercizio fisico non si occupino solamente di prestazioni sportive collettive o individuali a livelli élite o semi-professionistici, ma anche della salute e del benessere degli individui attraverso l’attività fisica. Ricordiamo infatti che da definizione, lo sport si sviluppa attraverso un regolamento condiviso e trova la sua applicazione ultima nelle competizioni, di qualsiasi livello agonistico; diversamente, l’esercizio fisico comprende tutte quelle attività che vedono coinvolto il movimento fisico, senza però un regolamento che codifichi i termini dello svolgimento.
Come si può intuire dalle definizioni, sport ed esercizio fisico sono due concetti molto differenti, pertanto è giusto che i professionisti che scelgono in quale ambito lavorare siano adeguatamente formati e non diano per scontato che i due termini (e di conseguenza i due concetti) siano intercambiabili. A maggior ragione quando si parla di Gruppi di Cammino che prevedono il coinvolgimento anche di pazienti psichiatrici o con patologie pre-esistenti, è fondamentale una formazione adeguata e specifica sull’argomento.
A cura della Dott.ssa Angela Proto
Dott. Alessandro Bargnani – CEO Health & Human Performance
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https://www.istat.it/it/files//2018/12/Bes_2018.pdf