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Al via il Progetto Europeo RUGBULL!
- 4 settembre 2021
- Posted by: gabriele.spinardi1
- Categoria: News dal campo
E’ stato dato il “kick-off” ufficiale al Progetto Europeo RUGBULL, “promoting Rugby in schools as anti-bullying vitamin“, il programma che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del bullismo nello sport. Nello specifico, si tratta dell’unico progetto in Italia ad aver riscosso l’attenzione e il plauso dell’UE, probabilmente per l’interesse che raccoglie questa tematica, così ancora poco approfondita in ambito sportivo.
La cornice della presentazione di questo progetto, nonché della sua realizzazione è la città di Pesaro, che nella serata del 31 agosto, ha accolto un nutrito pubblico di addetti ai lavori e non solo, con lo scopo di trarre le linee guida principali di questo importante progetto nazionale.
Hanno partecipato alla serata gli attori principali di questo programma europeo: a partire dalle figure istituzionali del territorio, quali l‘Assessore alla Coesione e al Benessere con delega, tra le altre, allo Sport, Mila della Dora, il Presidente Regionale del Coni Marche, Fabio Luna, proseguendo con i rappresentanti della Federazione Italiana Rugby, Francesco Grosso, responsabile Nazionale Promozione e Sviluppo della FIR, e Vittorio Petretti, Presidente FIR – Marche; continuando poi con chi ha permesso che tale progetto potesse essere presentato, ovvero Giulia Pazzaglia di Eurocube, esperta in sviluppo e gestione di progetti europei. Per concludere, di grande importanza la presenza dei rappresentanti del Comitato Tecnico Scientifico del progetto Rugbull, guidati dalla sapiente mano di Nicola Mazzuccato, ex giocatore della Nazionale Italiana di Rugby, ora allenatore, formato da Gabriele Del Monte, Presidente delle “Formiche Rugby Pesaro”, Angelo Spagnuolo, Presidente Panathlon Club Pesaro e da Reinhard Alois Gunsch, Psicologo e Psicoterapeuta.
A rappresentare gli “Psicologi dello Sport -Italia”, il CEO Alessandro Bargnani, chiamato ad intervenire sulla propria esperienza di lavoro con casi di bullismo nello sport.
“Lo sport nelle Marche si è distinto per svariati successi nell’ultimo periodo.” – precisa Fabio Luna, presidente CONI Marche” Gli esempi di Tamberi, Mister Mancini, vanno ad impreziosire e a dare ulteriore significato a quello che di buono si sta facendo sul territorio. Il CONI è sta promuovendo sempre più progetti come questo ed è sempre dalla parte della Ricerca.”
Oltre a blocchi di lezioni formative a tema bullismo, destinate a scuole del territorio marchigiano, c’è grande attesa per l’International Rugbull Event. Sarà un torneo internazionale, a cui prenderanno parte squadre da oltre 10 paesi europei. Per i ragazzi delle “Formiche” sarà una grande occasione per confrontarsi con altre culture: seminari, eventi culturali e sociali, oltre che l’esperienza ludica e più pratica sul campo.
“Siamo certi che lo sport sia l’isola felice che tanto immaginiamo?” – commenta il Presidente del CTS del progetto Rugbull Nicola Mazzuccato – “Ci sono pochi studi su questo tema e anche l’UE vuole capirci un po’ di più. I dati che abbiamo raccolto ci dicono che c’è una percentuale del 13% di casi di bullismo nello sport. 1/3 dei ragazzi intervistati ha riconosciuto la presenza di casi di bullismo nella propria esperienza sportiva. Chi può generare tutto ciò? Bisogna stare attenti alle practice di allenatori, dirigenti, genitori… Tutti i comportamenti diseducativi possono sfociare in cattivi esempi dati ai ragazzi. Dei progetti esistenti su questo tema, si è vista solo tanta promozione, pochi fatti. Noi cercheremo di dare ciò che è mancato fin qui.”
Per conferire ulteriore autorevolezza al progetto, la Commissione Tecnico Scientifica, si è rivolta agli Psicologi dello Sport ITALIA , il più grande staff nazionale di professionisti del settore. “Il bullismo trova realizzazione in tre sistemi educativi: famiglia, scuola e sport” – esordisce il nostro CEO Dott. Alessandro Bargnani – “Il bullismo c’è e dobbiamo saper essere il più reattivi possibile per combatterlo.
Innanzitutto si combatte con la conoscenza: dobbiamo comprendere che gli atti di bullismo sono da ascrivere in reati civili e penali. La Federazione Italiana Rugby è sempre stata a tolleranza zero per quanto riguarda questi fenomeni. Come altri sport, anche la prestazione nel Rugby è data dal prodotto tra Hard e Soft Skills. Il virus bullismo può inficiare l’esito di tale moltiplicazione: noi psicologi possiamo essere il vaccino a tutto ciò. Perché proprio il Rugby? Perché più di altri sport fa della coesione e del team il proprio punto di forza. Tant’è vero che è lo sport più utilizzato come esempio in formazione aziendale: per andare avanti occorre passare palla indietro.“
Con la speranza che grazie a questo progetto si possa scrivere una nuova ed importante pagina per lo sport e per il Rugby italiano, gli Psicologi dello Sport ITALIA si schierano in prima linea contro ogni forma di bullismo.
Grazie alla città e alle istituzioni di Pesaro per l’invito, nonchè al CTS di questo importante progetto per aver contato su di noi!
Rugbull, una vitamina contro il bullismo!
#sempreasostegno